Evitare le cattive abitudini nel cucciolo di cane

Questo articolo nasce con la speranza che qualcuno possa trarre beneficio dalla mia esperienza. L’educazione del cane è profondamente differente dal suo addestramento. Molte persone equivocano i termini utilizzando il termine educazione quale scelta di gregarietà per antropomorfizzare il proprio animale. L’educazione e l’addestramento sono due cose diverse ed esistono sia per le persone che per gli animali. Si pensi per esempio all’addestramento degli uomini dei vigili del fuoco per esempio.

Fatta questa premessa, procediamo quindi ad indicare che cosa non dovreste mai fare con il vostro cucciolo, se volete ridurre la probabilità che si comporti male in futuro. Vi servirà a convivere in modo molto più sereno con il vostro cane che, essendo un animale abitudinario, non soffrirà delle regole che gli avrete imposto.

Regola numero 1. Andateci piano con le regole.

E’ vero che il cane è un animale abitudinario ma non si può pretendere che si comporti come un diplomatico. Stressare troppo il cane vuol dire generare frustrazione in lui ed in voi e quindi sofferenza che poi viene rilasciata con un meccanismo distruttivo di compensazione.

Poche regole ma ferree sono la cosa migliore. Evitate di pretendere troppo dal vostro cane, abbiate pazienza e non lasciate che vinca mai quando tende a sfidarvi infrangendole. Non abbiate paura di sgridarlo ma evitate di farlo continuamente.


Ricordatevi sempre che il cane soffre molto quando viene sgridato ed apprezza molto i segni di approvazione. Tuttavia, se abbondate troppo dell’una o dell’altra cosa, si abituerà ed avranno un impatto sempre meno incisivo nell’immediato. Molti psicologi e psichiatri consigliano un animale alle persone con qualche problema di natura psicologica. Io non sono d’accordo.

Sicuramente avere un animale ben educato può comportare un beneficio per il paziente (pet therapy) ma questo è un caso completamente diverso perchè siete voi a dover educare il cane adesso. Non fate diventare il vostro cane nevrotico. Se avete qualche problema di natura psicologica e siete poco equilibrati astenetevi completamente dal prenderne uno.

Regola numero 2. Non fatevi fregare dagli occhioni dolci.

Il cane è un animale molto intelligente, se vedrà che con determinati atteggiamenti riuscirà a fare qualsiasi cosa, tenderà ad esibirsi in un teatro che ha come scopo quello di manipolarvi affinché gli lasciate fare quello che vuole. Le regole sono fondamentali per l’educazione di un cane, è necessario applicarle con fermezza, equilibrio e senso della misura.

I più esperti avranno sicuramente notato alcuni atteggiamenti fra alcuni esemplari educati in modo non adeguato. Un esempio è sicuramente quello del cane che inizia a tremare come se avesse freddo o paura. Il cane che ha paura dei tuoni e si rifugia presso di voi. Il cane che inizia a zoppicare per attirare l’attenzione del padrone e quant’altro.

Un esempio classico è quello del cane che pretende il cibo in tavola mentre si mangia. Su questa cosa bisogna fare una precisazione. Da un punto di vista naturale e di branco, è un atteggiamento perfettamente comprensibile. Sfortunatamente, nella società in cui viviamo, molte tendenze naturali, comprese le nostre, devono essere limitate.

Non è socialmente accettabile che il cane si abitui a pretendere il cibo dal piatto sia nel caso in cui si sia da soli in casa per questioni igieniche, sia nel caso in cui ci siano degli ospiti. Il cane è in grado di sapere in qualsiasi momento se dentro la casa c’è qualcuno che sta mangiando. Assicuratevi di mangiare sempre prima di lui in stanze ed orari differenti.

Regola numero 3. Voi non siete della stessa specie.

Non si può pensare di poter far crescere una tigre come si farebbe per un cavallo. L’ignorante buonismo dilagante degli ultimi tempi ha introdotto la visione che il cane sia una sorta di essere umano con un’altra forma. Questa è una cosa che semplicemente non esiste ed è importante che venga capito senza se e senza ma.

Per fare un esempio, in qualche libro c’è scritto che per educare il proprio cane a fare i propri bisogni fuori, bisognerebbe seguire un percorso in cui, mettendogli una traversina, la si sposta lentamente fino ad arrivare fuori. Contestualmente, bisognerebbe sanificare il luogo dove il cane è stato in precedenza con prodotti appositi ed attrarlo con altri.

Il concetto di base sarebbe pure corretto nel momento in cui la nostra casa fosse un deserto senza pareti ma poiché il nostro cane, come noi ha una percezione cinestetica di dove si trova, semplicemente non è il modo migliore per abituarlo a farla fuori. La stagnazione nella traversina di escrementi aumenta la proliferazione di micro organismi dannosi. Le zampe sicuramente ci andranno sopra ed il tutto sarà accuratamente sparso per tutta la casa.

Inoltre igienizzare immediatamente il tutto, cambiando la traversina e quant’altro, rafforza nel cane la convinzione che voi siate contenti che lui l’ha fatta li, che aspettavate solo questo e quindi, per farvi ancora più contenti, continuerà a farla li per sempre.

Per fare in modo che il cane si abitui a farla fuori, semplicemente nel preciso istante in cui la fa (ne un secondo prima, ne un secondo dopo) si sgrida il cane con fermezza, si chiude fuori e si pulisce in silenzio il tutto con prodotti non a base di ammoniaca avendo cura di non essere visti da lui. Naturalmente il cane ha bisogno di espletare i propri bisogni con una certa frequenza e quindi voi dovrete stabilire degli orari inflessibili per portarlo fuori (qualunque cosa accada).

Portare il cane fuori con frequenza e farlo uscire fuori dopo averlo sgridato, serve ad evitare che il cane creda che il modo migliore per evitare che voi vi arrabbiate con lui, sia quello di mangiare le proprie feci facendole sparire.


Il cane adulto ha bisogno di andare fuori almeno ogni 6 ore, non è necessario rimanere fuori molto a lungo. E ricordatevi di portare con voi gli strumenti per rimuovere il tutto.

Regola numero 4. Ognuno è diverso ma uguale.

Di base siamo tutte creature fatte dagli stessi elementi ed i nostri corpi rispondono utilizzando meccanismi biochimici di base identici. Questa è una cosa che ci rende uguali ai nostri animali. Come loro, le nostre sensazioni ed il nostro carattere, si formano in base ad una certa proporzione fra esperienza e predisposizione genetica. Le vostre strategie si dovranno adattare appunto ad ognuno dei vostri cani tenendo ben presente che i meccanismi di base sono gli stessi.

Coccolare ed accarezzare un cane dalla mattina alla sera sdraiati sul divano può sembrare una cosa piacevole e rilassante per entrambi ma per il cane la carezza e la parola detta con il tono della voce dolce o entusiasta, dovrebbero essere considerati degli strumenti per offrirgli gratificazione quando fa qualcosa di positivo. I cani che si vogliono bene fra loro giocano e corrono insieme, non stanno appiccicati tutto il tempo ad accarezzarsi.

Il cosiddetto rinforzo positivo dovrebbe essere gestito come segue. Se la semplice carezza non è sufficiente inizialmente e ponendo attenzione alle calorie totali della giornata, con il cane a stomaco vuoto si parte con qualcosa di non eccessivamente appetitoso. Con il passare dei giorni si diminuiscono le dosi fino a sostituire il cibo con manifestazioni di gioia e carezze che diventano sempre meno teatrali fino ad arrivare alla semplice parola detta con tono affettuoso ed entusiasta.

E’ inutile fare i monologhi al cane, non è un essere umano in coma a cui si parla nella speranza che possa trarre beneficio e conforto dalle vostre parole. I cani capiscono i toni, le inflessioni dei suoni e i gesti. Come ho detto, evitate di antropomorfizzare il vostro cane. Il cane o si ama e si tratta con il rispetto e la cura dovuta ed adeguata oppure si dovrebbe optare per qualcos’altro.

PS. Nel caso in cui optiate per un figlio, evitate i lunghi monologhi anche con lui.

Regola numero 5. Il cane non è un soprammobile.

Molti titolari di cani che vanno dagli educatori, esprimono il desiderio che il proprio cane stia calmo e buono come se fosse una specie di soprammobile. La maggior parte di queste persone sono anziani che per solitudine o altri motivi prendono un cane sperando che debba adattarsi a loro.

Sebbene esistano delle razze più predisposte di altre alla pigrizia, non si deve prendere un cane se non ci si può prendere cura di lui in modo adeguato. I cani che tendono alla pigrizia tendono anche all’atrofia ed all’obesità e quindi, se vi serve un soprammobile che ogni tanto vi scodinzola, optate per un robot.

Lo stesso discorso vale anche per coloro i quali vedono i cani solo ed esclusivamente come compagni di gioco. Il cane ha bisogno di giocare come fanno i cani e non come fanno gli esseri umani. Nessun cane dovrebbe essere costretto all’umiliazione di indossare abiti o trucchi umani, nessun cane dovrebbe mai essere utilizzato come una bambola.

Evitate di stimolare l’istinto predatorio ed abituate il cane a lasciare la presa a comando sempre e comunque. Un cane da riporto sarà sicuramente più contento di giocare con la palla o con il frisbee di un bulldog inglese. Ogni animale è unico ma la predisposizione della razza va sempre tenuta in altissima considerazione.

Regola numero 6. Il cane appartiene al vostro branco.

Nella società moderna, è sempre più impellente la necessità di far socializzare il cane con adulti, bambini ed anche altri cani. E’ importante però cercare di capire che questo non vuol dire insegnare al cane che deve essere manipolato da tutti quanti gli estranei.

Qualsiasi cane deve essere educato all’indifferenza nei confronti degli estranei e degli altri cani. L’indifferenza vuol dire che si fa capire al cane che non deve avere reazioni di nessun tipo. Mi rendo conto che questa è una missione impossibile in molti casi. La maggior parte delle persone non capisce che un cane ed il proprio titolare sono un cosiddetto binomio. Un binomio è una specie di branco in cui si instaura un rapporto di fiducia, rispetto, appartenenza e lavoro.

Non sono rari i casi in cui vi sono stati incidenti perchè il cane ha attraversato la strada cercando di raggiungere un vecchio amico umano che gli fa sempre le coccole al parco. E’ vero che i cani nei luoghi pubblici devono essere sempre tenuti al guinzaglio ma in un momento di distrazione ci potrebbe sfuggire di mano il guinzaglio oppure potrebbe fungere da ostacolo per qualcuno che sta passando di li in quel momento.

In futuro scriverò un articolo in cui spiego le motivazioni per le quali io sono fermamente contrario a manipolare i cani degli altri perchè si tratta di un argomento troppo lungo e complesso per poterlo descrivere in un solo paragrafo.

Ricordate che voi siete il capo branco e che quindi ci si aspetta che vi comportiate sempre come tali. Più un capo è sicuro di se e meno manifestazioni arbitrarie avrà.

In breve

Come avrete sicuramente notato, questo articolo segue una struttura molto diversa dagli altri che potete trovare in rete. Non si tratta di un decalogo di tutti i possibili atteggiamenti che un cane potrebbe avere e di come è possibile evitarli tenendo conto della razza, del carattere e delle esperienze passate del cane.

Sarebbe infatti ridicolo credere di condensare tutte queste informazioni in un solo articolo e comunque c’è una quantità immane di volumi che parlando di questo argomento (alcuni dei quali molto validi). Vi consiglio di leggere i manuali molto datati perchè secondo me sono fatti molto meglio.

Resta inteso che chiunque voglia un approfondimento, deve solo scorrere in basso e lasciare un commento, sarò ben felice di dargli delle delucidazioni o di scrivere un articolo riguardante un argomento specifico.


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