La Candelora, tra religione e credenze popolari.

Il giorno 2 febbraio si festeggia la Candelora, che per la religione è la ricorrenza della presentazione di Gesù al Tempio, quaranta giorni dopo la sua nascita. Nelle Chiese si benedicono le candele, simbolo di Gesù che illumina le genti.

E’ il primo viaggio per Gesù verso il Tempio di Gerusalemme, come vuole la tradizione, e ogni donna deve presentarsi al Tempio quaranta giorni dopo il parto per la purificazione e la presentazione del primogenito a Dio.

Quando Giuseppe e Maria  portano Gesù al Tempio l’evangelista ci presenta gli anziani Simeone ed Anna, i quali riconoscono nel bambino il Salvatore. In particolare l’evangelista riporta le parole, piene di stupore e commozione, di Simeone, che la liturgia della Chiesa fa cantare tutti i giorni nella preghiera di Compieta: «Ora lascia o Signore, che il tuo servo vada in pace, secondo la tua Parola, perchè i miei occhi hanno visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli: luce per illuminare le genti e gloria del tuo popolo, Israele».

In particolare il 2 febbraio nelle Chiese si benedicono le candele, ma questa usanza risale a tempi più antichi. La festa delle luci ebbe origine in Oriente chiamata Ipapante, cioè incontro. Poi si estese anche in occidente da Roma alla Gallia, con una processione delle candele che ha dato il nome alla festa, appunto la Candelora. Nella tradizione celtica si trova  l’Imbolc, la festa della luce o della pioggia, una sorta di rinascita che prelude l’uscita dall’inverno.


Esistono molti proverbi e credenze sulla candelora che variano da regione a regione. Per esempio in Piemonte viene chiamato il giorno dell’orso. Narra la leggenda che il 2 febbraio l’orso si sveglia dal letargo e si affaccia dalla sua tana.  Se l’inverno è finito si sveglia definitivamente, se trova freddo e neve torna in letargo ancora per un pò.

Un’altro proverbio dice: per la candelora se piove e se gragnola dell’inverno siamo fora, sole solicello siamo  sempre in mezzo all’inverno.  Cioè se per il giorno della candelora piove e fà freddo l’inverno è finito, se invece c’è il sole, vuol dire che l’inverno sarà ancora lungo. Comunque queste credenze variano da zona a zona in Italia. Infatti in altre regioni il detto è praticamente il contrario.

In Francia il giorno della candelora venivano offerte le crepes perchè erano simbolo di amicizia e i mezzadri le offrivano in questo giorno ai loro padroni come simbolo di fiducia. Le ricette venivano eseguite in gran segreto il giorno prima perchè l’impasto doveva riposare tutta la notte. La tradizione narra che bisogna esprimere un desiderio e avere una moneta d’oro in una mano mentre con l’altra si impugna il manico della padella  e si fà saltare la crepes senza farla cadere.

La tradizione della Candelora si ritrova anche in Canada e in in USA e viene chiamata il giorno della marmotta.


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1 commento su “La Candelora, tra religione e credenze popolari.”

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