Sono passati ormai quasi dieci anni da quando ho aperto il mio negozio in una città talmente piccola e sperduta che se vi dicessi il nome, probabilmente alcuni di voi non saprebbero indicarla sulla cartina. Mi ricordo che non abbiamo fatto alcuna inaugurazione ma nonostante ciò, ricevemmo una piantina in regalo come buon augurio.
Non vi saprei dire di che pianta si possa trattare perchè non sono un esperto di botanica. Figurativamente parlando, ne ha viste di cose questa pianta in tutti questi anni. Ha visto momenti in cui le foglie si stagliavano quasi a toccare il tetto, momenti così così in cui le foglie s’imbrunivano ed anche momenti in cui pensavo che non ce l’avrebbe fatta.
Pensate che una volta è stata quasi completamente mangiata da un esercito di formiche. Era così mal concia che i rami, ormai completamente rattrappiti, si spezzavano da soli. Credevo che non sarebbe sopravvissuta.
Ogni tanto, quando ero tappato in casa durante il periodo del lockdown a causa del covid 19, mi veniva in mente che quella povera piantina sarebbe morta di sete. Nessuno sarebbe andato a prendersi cura di lei.
Rimasi colpito quando, riaprendo il negozio e volgendo lo sguardo verso il vaso, vidi una fogliolina verde che spuntava dai rami rattrappiti. Il terreno era estremamente secco e non mi spiegavo come questa cosa potesse essere successa. Sta di fatto che adesso in pochi mesi, sarà cresciuta di almeno trenta centimetri e le foglie sono più rigogliose che mai.
Questi erano i miei pensieri qualche mese dopo la riapertura mentre posavo l’annaffiatoio che avevo appena adoperato. Le vetrine che si contrappongono ad angolo con il sole formano una specie di forno a causa del cosiddetto effetto serra quando spunta il sole. Per tale motivo, afferrai il telecomando del condizionatore e schiacciai il pulsante. Fu come se una strana sensazione si estendesse dal pollice, percorrendo tutto il braccio fino ad arrivare al petto:
Mi ero dimenticato di pagare la bolletta!
Corsi immediatamente al computer portatile per effettuare il pagamento ma a causa di qualche problema tecnico, l’home banking non ne voleva sapere di funzionare. Dovetti chiudere per forza il negozio per andare a fare la fila all’ufficio postale. Perchè ho avuto questa reazione?
Siamo stati chiusi in casa per mesi, non abbiamo avuto la possibilità di ritirare le bollette o di lavorare, nonostante ciò le bollette arrivavano e fino a qui niente di strano. Io avevo capito che non c’era di cui preoccuparsi per i motivi che voi saprete benissimo e di cui è meglio non parlare perchè su questo blog non si parla di politica.
Ricevetti così tante di quelle lettere raccomandate alla riapertura che voi non avete idea. E quel che peggio, trovai i classici scontrini dentro la cassetta delle lettere perchè non mi avevano trovato. Se fossi stato un altro, probabilmente mi sarei arreso, ma la piantina non lo aveva fatto. E se del cibo per pecore non si era arreso, non vedo per quale motivo lo avrei dovuto fare anche io.
Non era tanto il fatto di doverli pagare, perchè è anche giusto dover pagare per un servizio che si riceve ma quello che c’era scritto dentro ed il fatto che sugli scontrini non c’era il mittente. Che cosa poteva essere? Quanto tempo dovrò aspettare prima di ritirarle? Perchè non c’è il mittente? Ed una volta ritirate, perchè usano questo linguaggio per “ricordarmi” che devo pagare la bolletta?
Se avete vissuto un po di vita anche voi come me, probabilmente saprete bene di cosa parlo. Perché nelle lettere tradizionali c’è il mittente e sugli scontrini delle raccomandate no? Perchè si considerano ritirate le raccomandate anche se non vengono ritirate? Che cosa succede se lo scontrino si perde o qualcuno toglie lo scontrino dalla cassetta postale? Che cosa succede se il postino mette lo scontrino nella cassetta delle lettere sbagliata?
Qualcuno affermare che sugli scontrini non c’è il nome del mittente per una questione di privacy. Eppure qualche malpensante potrebbe pensare che sia una cosa fatta di proposito per mettere ansia alle persone che per curiosità o paura, si immergono in ricerche su internet per cercare di capire chi ci ha cercato e perchè. Alla fine, queste persone “desidereranno” di ritirare questa benedetta lettera raccomandata.
Un’altra cosa che non ho mai capito, è il perché viene considerata ritirata una raccomandata che non è stata ritirata. Sicuramente voi sarete così gentili da spiegarmelo. Una volta hanno anche infilato lo scontrino nella cassetta postale del vicino, non sapete che cosa ho dovuto passare perchè si trattava di una comunicazione molto seria.
E poi il linguaggio, pago bollette dalla mattina alla sera e dopo soli quindici giorni dalla scadenza della bolletta mi mandate la raccomandata con la diffida? Ma che modo di trattare i clienti è? Una volta non era così.
E quindi penso che la lettera raccomandata, in un mondo dove la burocrazia è più importante delle persone, sia diventato uno strumento fondamentale ed irrinunciabile. Penso che i meccanismi e le reazioni dietro la lettera raccomandata siano voluti e meditati. Datemi torto! Spiegatemi perchè mi sbaglio!
Per oggi diciamo che è il caso di darci un taglio, so che questo articolo è venuto malissimo ma per questa volta è andata così.
Ieri mi siete mancati tantissimo, c’è stato un piccolo problema al blog e non ho avuto la possibilità di scrivere il mio diario. Ci sono diversi diari in questo blog e volevo sperare che il mio fosse interessante quanto gli altri. A tal proposito, avevo scritto un articolo di circa cinquemila parole ma quando ho cliccato per pubblicare mi ha dato un errore e tutte le mie idee sono andate perse per sempre.
Non è colpa del webmaster del sito perchè ovviamente si tratta di un sito corposo e gratuito che gira su un hosting dedicato.
Ad ogni modo, mi sono innervosito ed ho lasciato perdere l’idea di riscrivere quanto detto ieri. Quando compilo le pagine del mio diario, non mi preparo niente prima, non faccio schemi o quant’altro. Scrivo solo ed esclusivamente di getto come si suol dire.
A me piace il blog, anche se non ho una particolare predisposizione per la scrittura, proprio perchè è un modo per creare opere uniche. Ogni singola pagina di ogni singolo blog è un’opera unica e fino a quando il sito reggerà spero che vogliate accompagnarmi in queste stesure come certamente farò io con voi se vi fa piacere.