Ricette tradizionali dell’Emilia Romagna

L’Emilia Romagna è la regina delle paste fatte in casa, vengono da questa regione ricette tipiche come cappelletti, tortellini e tortelloni, per parlare di paste ripiene, ma anche tutte le altre paste tipo tagliatelle, maltagliati e altri tipi di pasta che in molti ristoranti e anche nelle case vengono preparati ancora a mano.

Per quanto riguarda i secondi piatti e gli antipasti l’elemento base della cucina romagnola è il maiale, con i tanti suoi salumi e al posto del pane viene consumata la piadina. Anche il pesce ha la sua importanza nella cucina tradizionale romagnola, di cui puoi apprezzare le sue tante ricette.

Anche per i dolci la regione offre una vasta gamma di delizie, insomma la romagna è tutta da provare e da vedere con le sue coste e le sue pianure.

Iniziamo con gli antipasti.


Antipasto tipico romagnolo

Per quanto riguarda il tipico antipasto romagnolo non c’è una ricetta specifica in quanto di solito viene formato un vassoio o un tagliere con diversi tipi di salumi e formaggi tipici e le classiche piadine che accompagnano il tutto al posto del pane.

Le piadine sono un prodotto tipico dell’Emilia Romagna dove viene consumato al posto del pane e sono buonissime farcite di salumi e formaggi. Quindi di seguito darò la ricetta della piadina.

Occorrente per la piadina romagnola

  • grammi 600 di farina tipo 0
  • grammi 300 di acqua
  • grammi 80 di strutto di maiale o se non lo trovate grammi 80 di olio di semi.
  • sale fino 1 cucchiaino

Preparazione della piadina romagnola

In una ciotola impastare la farina con lo strutto o l’olio di semi e il sale, aggiungendo poca acqua per volta. Appena l’impasto acquista consistenza continuare a lavorarlo con le mani  su un tavolo o una spianatoia. L’impasto ottenuto deve essere sodo e omogeneo. Farne un panetto e metterlo a riposare per circa 30 minuti avvolto in un foglio di pellicola trasparente.

Passato questo tempo, lavorare ancora un poco la palla con le mani e formando un cilindro tagliare per ottenere circa 6 porzioni, che andrete a stendere con un matterello fino a formare delle sfoglie rotonde.

Mettere sul fuoco una padella antiaderente e farla scaldare molto bene. Cuocete una sfoglia per volta girandola spesso e bucando con una forchetta se si forma dell’aria all’interno. Le piadine sono pronte quando appariranno leggermente dorate da ambo le parti. Un ghiotto utilizzo delle piadine è anche farcirle con cioccolata spalmabile o marmellata, sono deliziose.

Passiamo adesso ai primi piatti tipici dell’Emilia Romagna.

Cappelletti romagnoli

Uno dei classici primi piatti  della cucina natalizia e dei giorni di festa.

Occorrente per i cappelletti romagnoli

  • grammi 400 di farina per la pasta
  • 3 uova intere per la pasta
  • grammi 200 di ricotta vaccina
  • grammi 50 di parmigiano reggiano grattugiato
  • grammi 130 di carne di petto di pollo macinata, si può adoperare anche la carne di cappone o di maiale
  • la buccia di mezzo limone grattugiato
  • 2 uova a temperatura ambiente per il ripieno
  • sale e pepe quanto basta
  • un pizzico di noce moscata
  • burro quanto basta.

Preparazione dei cappelletti romagnoli

Questa ricetta è divisa in due fasi, una è la preparazione della pasta sfoglia e l’altra la preparazione del ripieno dei cappelletti. Per prima cosa cuocere la carne di pollo in un tegame con poco burro. Adoperando di solito il petto del pollo, quindi una fetta, ci vorranno pochi minuti. Appena cotto passate la carne nel frullatore e tritate finemente.

In una terrina aggiungete alla carne tritata le due uova, la ricotta e il parmigiano reggiano grattugiato. Lavorate tutti gli ingredienti per amalgamare bene ed unire la noce moscata, la buccia di limone grattugiata, il sale e il pepe. L’impasto per il ripieno dei cappelletti romagnoli è pronto. Adesso prepariamo la pasta.Su una spianatoia o sul tavolo mettere la farina e formare un incavo centrale nel quale metterete le uova appena sbattute. Amalgamate bene il tutto e lavorando con le mani ottenere una palla soda e liscia.

Con un mattarello spianare la pasta fino ad ottenere una sfoglia piuttosto sottile. In questa sfoglia andrete a ritagliare dei dischi di circa 6 centimetri utilizzando un bicchiere di quel diametro. Mettere al centro di ogni disco un cucchiaino di ripieno. Chiudere il  disco piegandolo a metà e unendo poi le due punte insieme. Questo formerà i cappelletti nella loro forma originale.

I cappelletti vanno poi cotti per alcuni minuti in un brodo di pollo o di cappone.

Zuppa Imperiale

Un’altra storica ricetta dell’Emilia Romagna che si cucina a specialmente a Bologna ma un pò in tutta la regione. E’ questo un piatto povero con origini antiche, che viene cucinato specialmente di inverno. E’ una ricetta facile e veloce.


Occorrente per la zuppa imperiale

  • grammi 120 di semolino
  • 4 uova intere
  • grammi 120 di parmigiano reggiano grattugiato
  • grammi 80 di burro
  • sale, pepe e noce moscata quanto basta

Preparazione della zuppa imperiale

Per prima cosa far sciogliere il burro molto lentamente. In una ciotola mescolare il semolino con le uova sbattute, il formaggio parmigiano reggiano grattugiato, il burro, aggiustare il sale e il pepe e un pizzico di noce moscata. Amalgamare bene il tutto. Imburrare e infarinare una teglia da forno rettangolare e versare il composto livellando bene la superficie. Cuocere in forno già caldo a 180 gradi per 15 minuti circa. La superficie deve essere leggermente dorata.

Togliere dal forno e lasciare raffreddare.

Una volta raffreddato togliere il composto che si è solidificato e tagliarlo in cubetti di circa un centimetro. Questi cubetti vanno poi bolliti in un brodo di pollo o di cappone  per 4 – 5 minuti. Condire con abbondante parmigiano reggiano grattugiato.

Secondi piatti

Passiamo adesso ai secondi piatti, che in Emilia Romagna sono veramente tanti e uno più gustoso dell’altro. Le tipiche ricette emiliane riguardano sia piatti di carne che di pesce. Conosciuti in molte parti del mondo i suoi insaccati, che in Italia vengono cucinati in inverno e prevalentemente nel periodo natalizio. Parliamo del famoso cotechino e dello zampone. Ma ci sono molte altre ricette specialmente di pesce come le anguille in umido, acciughe al forno, brodetto di pesce alla romagnola e tante altre. Iniziamo con quelle di carne.

Il cotechino

Il cotechino è un insaccato fatto con carne di maiale, sia con la cotenna, che con carni magre, che con carni grasse condito con spezie come cannella, noce moscata, erbe aromatiche sale e pepe nero. Si trova in commercio già pronto da cuocere. Viene insaccato dentro un budello di maiale naturale e viene cotto molto lentamente per circa due ore con l’avvertenza di avvolgerlo in carta stagnola o in un tovagliolo di stoffa, questo per impedire che il budello si rompa e fuoriesca il cotechino.

Il contorno ideale  sono le lenticchie. Tradizione vuole  che il cotechino con le lenticchie venga cucinato nel cenone di fine anno come buon auspicio per l’anno nuovo.

Occorrente per il cotechino con le lenticchie

  • un cotechino già pronto di 500/600 grammi
  • grammi 500 di lenticchie già cotte
  • 1 cipolla
  • 1 costola di sedano
  • 1 carota
  • grammi 20 di olio di oliva
  • grammi 20 di burro
  • sale e pepe quanto basta

Preparazione del cotechino con le lenticchie

Il cotechino come già detto se si prende fresco (si trovano anche confezioni con il prodotto già precotto) si avvolge in carta stagnola e si mette a cuocere nell’acqua bollente per almeno 2 ore. Quando è cotto si toglie la pelle e si fà a fette.

Per le lenticchie preparare un trito di cipolla, carota e sedano e farlo soffriggere nell’olio di oliva e nel burro e quando saranno dorate aggiungete le lenticchie senza il liquido di cottura. Fare insaporire il tutto pochi minuti e servire calde con le fette di cotechino.

Lo zampone all’interno è fatto come il cotechino cambia solo la parte esterna che invece del budello di maiale naturale del cotechino, viene insaccato nella zampa del maiale dalla quale viene tolto tutto l’interno. Anche questo si trova già pronto per la cottura e anche precotto.

Anguilla in umido con piselli

E’ questo uno dei migliori secondi piatti di  pesce della cucina regionale romagnola. L’anguilla si trova già pulita, quindi spellata ed eviscerata. Le migliori sono quelle pescate appunto nella regione in particolare nelle valli di Comacchio.

Occorrente per l’anguilla in umido con piselli

  • circa 800 grammi di anguilla già pulita
  • grammi 400 di piselli freschi
  • 1  bicchieri di vino bianco secco
  • 1 cipolla
  • 1 costola di sedano
  • 1 carota
  • 1 spicchio di aglio
  • un mazzetto di prezzemolo, salvia e rosmarino quanto basta
  • grammi 400 di pomodori pelati a pezzetti
  • sale e pepe quanto basta
  • olio di oliva quanto basta
  • un poco di farina

Preparazione per l’anguilla in umido con piselli

Tagliare a pezzetti di circa 5 centimetri l’anguilla già pulita e spellata e passarla nella farina.

In un tegame piuttosto grande in abbondante olio di oliva far friggere i pezzetti di anguilla infarinati fino a che non saranno diventati dorati.. Preparare un trito con il prezzemolo, l’aglio, la cipolla, il sedano e la carota. Quando i pezzetti di anguilla saranno dorati mettere il vino bianco e farlo evaporare completamente. Aggiungere adesso il trito di verdure che avevamo preparato insieme al sale e al pepe, al rosmarino e alla salvia. Mettere ancora i pomodori pelati a pezzetti e far cuocere con un coperchio per circa mezz’ora mettendo un pò di acqua se necessario. Passato questo tempo togliere i pezzetti di anguilla e metterli da parte e al trito di cottura aggiungere i piselli e farli cuocere per almeno 10 minuti. trascorso questo tempo spegnere il fuoco, mettere di nuovo i pezzi di anguilla con i piselli, mescolare bene e servire caldi.

 I dolci – Torta di riso

I dolci tradizionali emiliani sono molti, iniziamo con la torta di riso, ricetta originale di Bologna.

Occorrente per la torta di riso

  • grammi 200 di riso arborio
  • grammi 200 di zucchero
  • grammi 80 di mandorle tritate
  • 4 uova intere a temperatura ambiente
  • la scorza di un limone
  • 1 cucchiaino abbondante di cannella
  • burro  e farina  quanto basta
  • 1 baccello di vaniglia
  • 1 litro di latte intero

Preparazione della torta di riso

In una pentola capiente mettete a bollire il latte con il baccello di vaniglia e la buccia del limone. Quando bolle aggiungete il riso e fatelo cuocere circa 15 minuti fino a che non avrà assorbito tutto il latte.Togliete la scorza di limone e il baccello di vaniglia e lasciate raffreddare.

Tritate le mandorle molto finemente possibilmente con un mixer da cucina. In una ciotola montate le uova intere con lo zucchero fino ad ottenere un composto spumoso, unite le mandorle tritate e il riso che sarà freddo. Unite anche il cucchiaino di cannella in polvere e mettete il tutto in una tortiera di circa 26 centimetri imburrata e infarinata. Livellare il composto e infornare a forno già caldo a 160 gradi per circa 60 minuti. Se dopo circa 40 minuti notate che la parte superiore del dolce tende ad essere troppo scura coprite la tortiera con della carta stagnola e continuate la cottura. Questo impedirà di far cuocere troppo la superficie della torta.


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